“Conoscere sé stessi è anche conoscere il mondo ed è anche, paradossalmente, una forma di esilio dal mondo. La conoscenza di sé è una cella. Primo frutto della conoscenza di sé: l’umiltà.”
La storia del mio rapporto da lettrice con Flannery O’Connor è in larga parte la storia di come ho imparato a scrivere. Poi c’è tutto il resto, che però qui c’entra poco.
Flannery O’Connor:

“Tutti i racconti” (“Malattia mortale” e “Punto omega” due dei miei preferiti) Sono ottimi anche come rimedio alla vanagloria, alla presunzione, alla cecità verso i propri limiti.

“Sola a presidiare la fortezza”: lettere di Flannery O’Connor in cui parla di tante cose e viene fuori il suo lato ironico, il suo tono diretto, sbrigativo, brillante, di donna che non si fa troppe illusioni, che pretende molto da sé stessa e poco dagli altri. “Il cielo è dei violenti”: romanzo di cui trovate anticipati temi e personaggi nei racconti. C’è tanta disperazione e solitudine in questa storia, una tragedia che incombe sulla testa dei personaggi, una lotta impari con quello che sembra un destino terribile, una resa indimenticabile.
“Il cielo è dei violenti”: romanzo di cui trovate anticipati temi e personaggi nei racconti. C’è tanta disperazione e solitudine in questa storia, una tragedia che incombe sulla testa dei personaggi, una lotta impari con quello che sembra un destino terribile, una resa indimenticabile.

“La saggezza nel sangue”: il romanzo definitivo. La fedeltà alla realtà visibile, al particolare concreto che rende reale e tangibile il mistero, l’accumulazione dei dettagli, la coincidenza tra il senso morale di chi scrive e il suo senso drammatico. La meravigliosa inimitabile reticenza di una mente sgombra dalle false emozioni.

Oggi READING! ritorna con una lezione di scrittura e lettura espressiva dedicata ai TOCCHI SENSIBILI – costruire un mondo di finzione attraverso i sensi. Ci vediamo di sera, sempre il mercoledì, dalle 19.00 alle 21.00, onlineUna parte del laboratorio, quella di scrittura, è dedicata a Flannery O’Connor, a cura mia.Mentre per la lettura espressiva leggeremo insieme alla grande Cristina Aubry una poesia di Robert Frost e un racconto di Robert Musil.
