
Frame visivi e della memoria. Orrore, Nero, sinistro.
Un progetto ideato da Romeo Vernazza e supervisionato da Dioniso Iseka al quale partecipano Emanuela Cocco, Beatrice Galluzzi, Chiara Lecito e Daniele Colantonio; Trovi tutte le pubblicazioni QUI
I miei contributi

Ci sono pensieri che vorrei portare a fare un giro, per strangolarli. Vorrei liberarmene per non doverli più ascoltare. Dicono troppo e lo fanno nel modo sbagliato: frasi complicate, cicliche, vischiosi loop deformi a cui manca qualcosa perché siano comprensibili a qualcuno che non sono io. Frasi decapitate, pensieri che seviziano. Allora corro ai ripari. Li porto in posti sgradevoli per cercare di sopprimerli, li traino fino a Whittier, una città nella contea di Los Angeles, a casa di Vincent Zazzara e di sua moglie Maxine, la notte del 27 marzo 1985, quando un uomo, Richard Ramirez, soprannominato dai media Night Stalker, entra in casa e li uccide e poi li sevizia. Continua a leggere

Già dall’inizio Blanche e Jane non fanno che guardare loro stesse allo specchio, o in televisione, e soprattutto rivedere sé stesse negli occhi l’una dell’altra. Chi è Baby Jane vista dagli occhi di Blanche e chi è Blanche vista da Baby Jane? Quando sono bambine Blanche legge in quegli occhi vividi e bellissimi la sua irrilevanza e per questo la odia.

Se Phibes è Vincent Price, allora Phibes non potrà mai essere abominevole, sarà, invece, carismatico, folle, e porterà in scena un terrore che genera piacere e puro divertimento, fatto di gesti scomposti, di applausi davanti a disastri aerei, occhi striati di rosso strizzati in una parossistica esternazione della follia e sorrisi in camera, a sdrammatizzare l’atrocità delle pene inflitte ai nemici. Phibes, come Price, fa dell’orrore uno spasso e della paura della morte un piacere.

Christiane: la bella rimasta sfregiata in un incidente stradale in cui il padre era alla guida, la ragazza dichiarata morta, anche se è viva, perché non ha più un volto, a cui il padre vuole ridare un volto, rubandolo alle altre ragazze, che diventeranno le sue vittime. Christiane e i suoi occhi senza volto, che gira per casa indossando una maschera bianca, una maschera che le cancella i lineamenti, che comunque, sotto, non ci sono più. Christiane al posto della faccia ha una piaga orrenda, che non vedremo mai nell’interezza del suo orrore.