“Avevano già levato le coperte, lei stava in un antiquato, patetico baby doll giallo, già stecchita, il viso alterato da una smorfia di sofferenza e dall’ematoma sotto l’occhio destro, l’armonia della fronte alterata anch’essa dal grosso ciuffo di capelli che bestialmente le avevano strappato, creando un’innaturale tragicomica calvizie, tutto il torace rigonfio , arrotondato aContinua a leggere “I ragazzi del massacro”